CECE “RIBELLE”
Un cece di piccole dimensioni, con due varietà (una bianca e una rossa) tutte locali sottratte all’oblio. Ribelle in onore ai briganti lucani che si ribellarono ai soprusi post-unitari. Ribelle per la forza di non scomparire. Ad oggi sono sempre di più gli agricoltori custodi agromontesi e latronichesi che lo coltivano, per ottenere un prodotto unico da gustare in deliziose zuppe, con le lagane o in farina per la preparazione di gustosissime ricette. Un cece che ha lottato contro l’estinzione e che oggi è diventato prodotto Decó.
DATTERINO GIALLO DI AGROMONTE
Cultivar ormai decennale, sulla sua importazione si potrebbero scrivere storie e poemi. Pomodorino dal gusto dolce e delicato, ideale per una spaghettata in compagnia o in una bella insalata di stagione. Come valorizzare al meglio le sue caratteristiche? In uno spaghetto con la stracciatella, una bontà che toglie il fiato.
ZUCCHINA BIANCA “DEI POETI” (DA PUETA)
Zucchina tradizionalmente coltivata sul territorio, specialmente agromontese, con derivazione del nome (“dei poeti”, località agromontese) non nota. Ha una forma oblunga e può raggiungere anche i 50-60 cm di lunghezza. Si caratterizza per la sua buccia sottile bianca e una consistenza carnosa che la rende ricca di qualità d’interesse nutraceutico. Particolarmente versatile, dà il meglio di sé all’interno di tipiche frittate nelle quali dà la sensazione di sciogliersi in bocca.
CUCUZZË E PATANË (ZUCCA E PATATE)
Piatto tipico della tradizione contadina, zucca e patate è un ottimo piatto unico durante i freddi invernali. Una zuppa di patate e zucchina bianca (possibilmente “da peta”) tagliati a tocchetti e cotti per 1 ora. Consistenze tutte da provare che danno il meglio di sé con tocchetti di formaggio e “vuccularë” (guanciale) cotti direttamente nella zuppa.