Pro Loco Latronico

Latronico Terme è un borgo lucano di 4.467 abitanti ai piedi del maestoso Monte Alpi e affacciato sulla Valle del Sinni. Il territorio si compone di 3 centri abitati: Latronico centro, Agromonte Magnano e Agromonte Mileo.

LATRONICO, CITTÀ DEL BENESSERE

Latronico è nota per le sue terme, le “Terme Lucane”. Lo stabilimento termale sorge in uno scenario naturalistico particolarmente suggestivo in località Calda. La prima testimonianza scritta del Dott. Michele La Cava su “I bagni di Latronico” risale al 1732, in cui scrive:

“Sono ancora in questo territorio nel luogo chiamato Calda varie acque minerali, che i paesani a guarire vari mali credono buone”.

Numerose sono le attività legate alla cura del benessere che lo stabilimento propone: massaggi, fangoterapia, balneoterapia, cure inalatorie e idropiniche. Di notevole interesse scenografico sono le cascate del Parco termale che creano giochi d’acqua d’impatto in un lungo percorso che parte dalla sorgente che sgorga nella parte alta di Calda, nei pressi del museo del termalismo, luogo che raccoglie parte della storia termale del Borgo.
Per gli amanti dell’arte, il Parco ospita una delle opere di uno dei più grandi artisti contemporanei, Anish Kappor, con la sua “Earth Cinema – Cinema di terra”, una frattura all’interno del suolo alla ricerca delle viscere della terra.

È possibile praticare molte attività sportive in aree ben attrezzate (campi di calcetto, tennis, piscine, attrezzi fitness all’aperto…) immersi in un lussureggiante paesaggio. Ma il Parco termale è il giusto scenario per un pic-nic all’aria aperta, per una gita fuori porta o per trovare un nuovo equilibrio con sé stessi e la natura. L’area è, inoltre, oggetto di diversi progetti di valorizzazione ricettiva che dovrebbero permettere di ampliare e diversificare in pochi anni l’offerta turistica: “Latronico, Città del Benessere”!

NEL CUORE DEL PARCO NAZIONALE DEL POLLINO

Il territorio è un vero e proprio scrigno naturalistico alle porte del Parco Nazionale più grande d’Italia, patrimonio UNESCO. A pochi chilometri dal centro di Latronico, ci si avventura alla volta di una delle cime più maestose del Massiccio del Pollino, l’imponente monte Alpi con le sue tre punte. Qui è possibile ammirare il caratteristico ed unico Pino Loricato, il simbolo del Parco.

Dall’abitato di Agromonte ci si può incamminare verso una delle località più caratteristiche del Parco, la fitta faggeta di Bosco Magnano, alla volta della riserva orientata dei cervi. Non è difficile scorgere tra le fronde uno tra gli animali più curiosi d’Italia: lo Sciurus meridionalis, il rarissimo scoiattolo nero. Il paese rappresenta, inoltre, una rinomata località per la raccolta di funghi (porcini, ovuli, gallinacci…) e una meta privilegiata nel periodo autunnale per la raccolta di castagne. All’interno del Parco si possono praticare diversi sport outdoor (parapendio, mountain bike, escursionismo), naturalmente immersi in uno scenario unico e con una giusta botta di adrenalina.

CAPITALE ITALIANA DEL MERLETTO

Latronico è molto celebre anche per l’artigianato e per tradizionali lavori manuali che si tramandano da generazione in generazione. In particolare, il Puntino ad ago è una tecnica di ricamo unica nel suo genere che molto probabilmente potrebbe trarre le sue origini nel VI secolo a.C., quando sono intercorse relazioni stabili tra i coloni greci della costa e le popolazioni dell’entroterra. È una particolare metodologia di tessitura molto laboriosa e unica in Italia praticata senza telaio da più di cinquanta donne che realizzano lavori per corredo, abiti nuziali e arredi sacri, facendo di Latronico una delle Capitali italiane del Merletto!
La tradizione del punto ad ago di Latronico è riuscita a sopravvivere per lunghi secoli arrivando fino a noi attraverso un lavoro abile e certosino, trasformandosi contemporaneamente in veicolo di cultura ed ipotesi
di sviluppo economico e turistico dell’intero territorio.
Il puntino ad ago è ora ricercato anche dalle boutique più chic d’Italia ed è candidato nella lista dei beni del patrimonio culturale immateriale dell’UNESCO. Una ricchezza culturale da custodire e riscoprire!