SOLUZIONE CIGLIACHËLË

“Saccë na còsa cusèlla,

iè ffinë e tanda bbèlla…”, so una cosa cusella, che è fine e molto bella: è l’introduzione di ogni indovinello agromontese, indovinelli che vanno oltre il significato apparente delle parole.

CIGLIACHËLË CIGLIACHËLË (suono onomatopeico) che passava, DURMICHËLË DURMICHËLË (suono onomatopeico) che dormiva, PËNNICHËLË PËNNICHËLË (altro suono onomatopeico) che pendeva, se non era per PËNNICHËLË che cadeva, DURMICHËLË che dormiva, moriva.

CIGLIACHËLË rappresenta il serpente, rimandando alla velocità del movimento della lingua biforcuta che somiglia al battere delle ciglia; DURMICHËLË rappresenta una persona, uomo o donna che dormiva; PËNNICHËLË è, invece, un frutto pendente, ad esempio una pera o una mela. Se non era per il frutto che cadeva sulla sua testa, l’uomo

che dormiva sotto l’albero non si sarebbe mai svegliato e sarebbe morto a causa del morso del serpente.

Una versione della cosa cusella che sembra rifarsi all’episodio biblico di Adamo ed Eva.