Conservate nelle memorie dei nostri nonni e tramandate oralmente nel corso dei decenni, le “Cose Cuselle” sono indovinelli, “fatterelli” e scioglilingua in dialetto arrivati fino a noi. La Pro Loco Latronico, dopo averle recuperate e trascritte, ha deciso di abbellire le facciate della piccola cittadina lucana realizzando con esse dei quadri in ceramica.
Il 17 gennaio 2021, Giornata Nazionale del Dialetto, è stato affisso il primo indovinello disegnato su ceramica, con una cornice non affatto casuale che riprende le greche che decoravano le case più antiche del paese, al momento disabitate o addirittura pericolanti.
“Sačč na cosa cusella, jé fin è tanta bella” è l’incipit di tutte le “Cose Cuselle”, i vecchi indovinelli in dialetto agromontese, raccontati ai nostri nonni dai loro avi durante i lunghi inverni passati accanto al focolare e narrati a loro volta a noi nipoti.
Le “Cose Cuselle” sono dipinte a mano da artisti locali su formelle di ceramica con una grandezza totale di circa 60 x 80 cm, ciascuna abbellita da una cornice decorativa in versione unica per ciascuna riproduzione, ispirata alle antiche greche ancora per poco evidenti sulle facciate delle case agromontesi più datate. Il percorso comprenderà più di 100 installazioni che saranno affisse progressivamente nel corso del tempo.
Per info e prenotazioni per essere accompagnati in questo percorso tra tradizione e riscoperta del territorio:
Simone Ferrazzano – 3894975804
Dario Gaudioso – 3428150386
Federico Gioia – 3280910288
Antonella Gioia – 3891385400
Irene Scaldaferri – 3491551833
Deborah Pagano – 3317307655
Per facilitare la comprensione degli indovinelli in dialetto da parte dei turisti, accanto ad ogni riproduzione in ceramica è presente un QR Code che una volta scannerizzato permette di conoscere l’esatta pronuncia della “Cosa Cusella”, la traduzione, il significato e la soluzione. Scopritele tutte di seguito!